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Ristrutturazione bagno: quali detrazioni per il 2021?

Nel caso in cui tu abbia in programma di ristrutturare il bagno di casa nel 2021, potresti beneficiare di importanti detrazioni fiscali e ottenere il massimo dai lavori, assicurandoti un ambiente ricco di comfort e tecnologia a un investimento conveniente.

È infatti fondamentale tenere a mente che il 2020 si chiude con una serie di agevolazioni messe a disposizione dal governo a fronte di spese sostenute per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici preesistenti (non fanno dunque riferimento alle nuove costruzioni).

A seconda della tua particolare situazione, potranno dunque esistere bonus e vantaggi diversi – alcuni legati alla ristrutturazione edilizia “pura”, altri connessi all’abbattimento dei consumi energetici ai fini di ridurre l’impatto ambientale.

Vediamo dunque insieme quali sono le principali detrazioni fiscali per il 2021 che potresti prendere in considerazione, oltre all’ormai noto Superbonus 110% per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio con riduzione del rischio sismico.

Il Bonus Mobili

Se desideri rinnovare l’arredamento del tuo bagno, potrai valutare di avere i requisiti per avvalerti del Bonus Mobili, che comporta una detrazione IRPEF pari al 50% su una spesa massima sostenuta di 10 mila euro.

Questa agevolazione fiscale può essere richiesta esclusivamente dai contribuenti che hanno iniziato un’opera di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2019, facendo rientrare il Bonus nell’ambito delle manutenzioni straordinarie, restauri e ristrutturazioni.

In pratica, questo significa che la data di acquisto del tuo arredobagno dovrà essere successiva a quella di inizio dei lavori.

Potrai richiedere il rimborso del 50% delle spese sostenute presentando la documentazione che attesta l’acquisto dei mobili bagno (fattura) mediante il tuo modello 730. Il pagamento dovrà inoltre necessariamente essere effettuato tramite carta di credito o bonifico bancario.

Chi beneficia di questo bonus fiscale riceverà il rimborso nell’arco dei dieci anni successivi, con importi di uguale valore.

Il Bonus Ristrutturazioni

Puoi avvalerti del Bonus fiscale legato alle ristrutturazioni edilizie, con conseguente detrazione IRPEF del 50% su una spesa massima di 96 mila euro per immobile, anche se decidi di ristrutturare il tuo bagno.

Si tratta, nello specifico, di una agevolazione fiscale messa in atto a partire dal 26 giugno 2020 e con scadenza 31 dicembre 2020, salvo proroghe. Così come per il Bonus Mobili, anche in questo caso il rimborso del 50% sarà liquidato nell’arco di dieci anni con importi di pari valore, tramite dichiarazione dei redditi, a fronte di una spesa naturalmente anticipata.

È importante che tu tenga a mente che il Bonus Ristrutturazioni interessa i contribuenti che sono proprietari dell’immobile oppure titolari di un diritto reale di godimento su di esso: stiamo dunque parlando anche di usufrutto, abitazione e uso, comodato o locazione.

Il Bonus Ristrutturazioni interessa in particolar modo le seguenti opere:

  • Modifiche murarie e spostamento pareti
  • Rifacimento impianti idraulico e sanitario
  • Realizzazione di un nuovo locale bagno
  • Eliminazione di barriere architettoniche
  • Sostituzione tubature
  • Sostituzione caldaia con modelli a risparmio energetico
  • Sostituzione di infissi e serramenti

Tutte queste opere sono considerate infatti straordinarie, e dunque al di fuori della manutenzione ordinaria che interessa l’edificio, per la quale il bonus fiscale non può essere richiesto.

Ricorda che per accedere all’agevolazione le fatture dovranno essere saldate con bonifico parlante e relativa dicitura “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”. Il documento di pagamento dovrà inoltre includere:

  • Il numero del documento da saldare
  • La partita IVA e il codice fiscale di committente e beneficiario

La documentazione per richiedere il bonus comprenderà anche quella relativa alla ristrutturazione, dalle fatture alle copie dei bonifici, fino ai permessi per avviare la ristrutturazione ottenuti a seguito della presentazione in Comune della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).

L’Ecobonus per sostituzione caldaia

Permette di ottenere un’agevolazione IRPEF pari al 65% applicabile laddove siano stati effettuati lavori che hanno migliorato l’efficienza energetica dell’edificio.

La sostituzione della caldaia dovrà avvenire con un modello di classe non inferiore alla A e comportare anche il rimpiazzo dei sistemi di termoregolazione. Così facendo, il contribuente potrà fruire di un rimborso del 65% erogato in dieci rate annuali, tutte dello stesso importo.

Anche in questo caso abbiamo una scadenza del bonus al 31/12/2020 salvo eventuali proroghe. Chi desidera beneficiarne dovrà trasmettere a ENEA tutti i documenti che attestano il tipo di intervento, la copia delle fatture e del bonifico parlante per il pagamento dei lavori entro e non oltre i 90 giorni dal loro termine.

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